Tre giorni di laboratoriperformance e incontri, preceduti da workshop nelle scuole della città, pensati per indagare un gesto semplice e schietto, ma pieno di significati inattesi: lo scarabocchio.

Un festival pensato come un’indagine fantasiosa, poetica e creativa, su un segno libero, indipendente e spontaneo che sfugge al controllo della mente.

Scarabocchi. Il mio primo festival, progetto di Doppiozero Fondazione Circolo dei lettori, invita a mettere in pratica le idee. Adulti e bambini sono chiamati a misurarsi con colori, matite e pennelli, e con la propria interiorità, per esprimere se stessi, i propri sogni, incanti e desideri. Grazie allo scarabocchio, che ingenuo, sincero e talvolta avventato, si fa spazio sul foglio bianco.

Casuale e malfatto, lo scarabocchio sfugge al controllo della mente, è un atto involontario che produce una forma distratta, chiave d’accesso al mondo interiore del bambino che l’ha prodotta ma anche dell’adulto che ha tracciato dei segni sul foglio, magari sovrappensiero, mentre è intento in altro.

Lo scarabocchio è il filo ingarbugliato che unisce e ricorda ai grandi la propria età bambina.

Scarabocchi è un’iniziativa pensata per rispondere all’esigenza fondamentale di lavorare con le nuove generazioni, riflettere sul futuro e sul welfare familiare e sul cambiamento di modelli di identità, sia didattici che culturali. Ma è ideata anche per ricercare nuovi paradigmi per l’insegnamento e per costruire spazi di aggregazione che tengano conto delle nuove realtà familiari e dei bisogni di scambio, interazione e confronto di cui sono portatrici.

Scarabocchi. Il mio primo festival è un progetto di Doppiozero e Fondazione Circolo dei lettori, realizzato con il Comune di Novara, con il sostegno della Regione Piemonte.

Un festival per grandi e bambini.
Un'indagine fantasiosa e poetica sullo scarabocchio, segno semplice e schietto, libero, indipendente, spontaneo.